Che fossero ‘finte’ matricole lo si sapeva ma che potessero dominare fin dall’inizio,
sinceramente era meno facile da prevedere. Invece Trento e Bologna (riconfermata
la vecchia guardia) sia pure con differenti scelte tecniche guardano tutti
dall’alto e nulla possono neanche Oderzo (in attesa degli scontri diretti)
e Reyer (4 vittorie filate), che conoscono benissimo la B2 eppure devono accontentarsi
di inseguire. I primi nove turni di campionato dicono anche che dietro questo
quartetto regna equilibrio: Corno (ora senza Meneghin) e Castel San Pietro
(cammino regolare) al momento sono un gradino sopra il plotone di centroclassifica,
affollato da squadre come Ravenna, che con l’innesto di Marisi fa il salto
di qualità e mira a ripetersi, l’altra matricola Novellara, che in casa sciupa
quanto di buono costruisce in trasferta e la discontinua Monfalcone, capace
di vincere di 40 come di perdere di 50… Quatta quatta anche Marostica staziona
nel limbo ed è senz’altro positivo il bilancio fin qui per la truppa di Gaddi.
Da rivedere Rovereto, pallida copia di ottobre e giunta al quinto ko di fila,
sia pure con le attenuanti degli infortuni di Nicoli e Marcolini, ora rientrati.
Castrocaro e Lugo hanno se non altro il merito di giocarsela con tutti, anche
se dovranno guardarsi le spalle fino in fondo. Segni di vita da Pordenone,
che in casa è molto più competitivo rispetto a quando è on the road, mentre
come un diesel sta ingranando anche Mestre che se gira è ostacolo duro da battere.
Fanalino il Castelguelfo, che paga una condizione approssimativa dei suoi fari
e a cui nemmeno coach Lasi ha trovato i giusti correttivi.
Mauro Linzitto
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