Il coach elogia il lungo e ‘bacchetta’ Benzi: «Mi aspettavo 
  che giocasse» 
Adesso la notizia è ufficiale: chi vorrà puntare alla promozione 
  in serie B d’Eccellenza dovrà fare i conti con la Callegari. Dopo 
  sette successi consecutivi, si aspettava la trasferta di Trento come controprova 
  delle ambizioni castellane che sono state puntualmente confermate. «Abbiamo 
  giocato un ottimo primo quarto, ma soprattutto un terzo periodo che ci ha consentito 
  di andare via — commenta coach Andrea Castelli —. Purtroppo qualche 
  fischiata discutibile, soprattutto sulle rimesse, nell’ultimo quarto ha 
  consentito a Trento di tornare in partita ma l’abbiamo portata a casa 
  lo stesso».
  Dopo il riposo, il 26 a 7 maturato nel terzo periodo la dice lunga sulla prestazione 
  della squadra che ha avuto in Sciarabba il suo uomo migliore. «E’ 
  vero, Andrea ha messo 4 delle 7 bombe complessive nel terzo quarto, ma ha sempre 
  giocato una partita grandissima. Non bastassero i 31 punti segnati, ha difeso 
  benissimo su Cupello, tenendolo al minimo stagionale di 9 punti. Trento ha difeso 
  molto forte su Bonetti, raddoppiandolo spesso, ma questo ha consentito a Sciarabba 
  di godere di maggiore libertà e i risultati si sono visti».
  Sciarabba sta attraversando un moneto di forma straordinario, ma come sempre 
  la Callegari ha messo in mostra un grande gruppo capace di ogni impresa. «Tutti, 
  come sempre hanno dato un buon contributo, da Bonetti a Rorato, che si sono 
  sciroppati 37 minuti a testa, ma vorrei rimarcare un’altra ottima prova 
  di Massari, autore di 20 punti. Con Massari e Sciarabba in gran spolvero è 
  stata dura per Trento sotto le plance».
  Adesso, considerata l’imprevista battuta d’arresto del Gandino, 
  Venezia è rimasta capolista solitaria ma dovrà vedersela molto 
  presto con la Callegari a Castenaso.
  «Abbiamo raggiunto Trento e Castelmaggiore e quindi si è formato 
  un terzetto a due punti da Venezia — conclude l’allenatore castellano 
  — ci sono quindi tutti i motivi per festeggiare ma mi resta una punta 
  di amarezza. Benzi non se l’è sentita di giocare nonostante il 
  parere favorevole dei medici perché aveva male alla caviglia. Sinceramente 
  mi aspettavo da lui un atteggiamento diverso, perché quella di Trento 
  era una di quelle partite che possono cambiare un campionato e che richiedono 
  più coraggio». 
              Franco Casadio
              
              
              
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