A Castel Guelfo gli ospiti comandano dall’inizio alla fine guidati da un 
super Rorato (28 punti) e da capitan Bonetti (22)
Callegari padrona del derby, Medal mai in partita V89-106
MEDAL: Pasquato 7, Rusin 34, Saccani 10, Ronci 12, Gualandi, Belcari 8, Salvato 
  5, Piccoli 8, Giuliani 5, Galifi ne.
  All.: Lasi.
  CALLEGARI: Bonetti 23, Benzi 6, Sciarabba 18, Zucchini 6, Rorato 25, Massari 
  2, Muscò 2, Sighinolfi 3, De Min 11,
  Colombo 10. All.: Castelli.
  Arbitri: Danilo Benghi (Bologna) e Matteo Bovini (Bologna).
  Note. Spettatori 300, parziali: 18-28, 43-55, 65-82. Falli tecnici a Pasquato 
  e Salvato. Usciti 5 falli: a 8’00’’ Colombo, a
  5’45’’ Saccani , a 3’31’’ De Min, a 3’02’’ 
  Bonetti, a 1’32’’ Salvato. 
  Percentuali: Medal T2 24/45 53%, T3 5/17 29%, TL 26/37 70%, Castel San Pietro 
  T2 28/48 58%, T3 10/21 48%, TL 20/27 34%.
  CASTEL GUELFO – Il derby fra Castel Guelfo e Castel San Pietro parla ancora 
  una volta castellano.
  Sono così cinque le vittorie della Callegari contro un solo alloro guelfese. 
  Al PalaMarchetti è andato
  tutto secondo pronostico, con la formazione di Andrea Castelli che — oltre 
  ad aver centrato la nona vittoria
  consecutiva —ha letteralmente surclassato la squadra di Massimo Lasi in 
  cui Gabriele ‘Gelo’ Rusin
  ha praticamente fatto attacco da solo segnando 34 punti.
  Partono bene i padroni di casa, finché non salgono in cattedra Bonetti 
  e Sciarabba, con quest’ultimo che
  scava il primo solco con tre bombe consecutive. E alla prima sirena Castello 
  è già avanti di 10 punti (18-28).
  Il copione dell’incontro non cambia nel secondo quarto: la partita è 
  saldamente nelle mani degli ospiti che vanno all’intervallo lungo sul 
  +12 (43-55). Dopo il tè, Castel San Pietro prende il largo con le triple 
  di Rorato, Bonetti e il solito Sciarabba. Quando mancano 6’30’’ 
  alla penultima sirena, sono già 25 (46-71) i punti di
  vantaggio degli ospiti. Partita finita? Nemmeno per sogno. La Callegari tira 
  i remi in barca per qualche
  minuto consentendo a Castel Guelfo di arrivare al -17 (65-82) alla penultima 
  sirena.
  A inizio ultimo quarto, la Medal prova l’ultimo disperato assalto riuscendo 
  ad arrivare sull’80-88. E’ stato
  l’ultimo sussulto di un match che la Callegari Castel San Pietro ha meritato 
  di vincere.
Lasi ai suoi: «Contro questi avversari era necessario metterci l’anima»
Al termine della partita, gli umori sono diametralmente opposti: soddisfazione 
  in casa Callegari e tanta amarezza nello spogliatoio guelfese. «Non mi 
  è piaciuto l’inizio di partita dei miei senatori — dice Massimo 
  Lasi —, perché quando hai davanti gente come Rorato, Bonetti, Sciarabba 
  e compagnia bella, non puoi pensare di giocare a pallacanestro senza metterci 
  l’anima.
  Abbiamo perso contro una grande squadra, una delle favorite al salto di categoria. 
  Dopo essere finiti sotto di 25 punti, siamo stati bravi a rientrare in partita 
  sfruttando gli errori commessi da Castel San Pietro; ma se avessimo fatto più 
  attenzione in precedenza, probabilmente la partita sarebbe stata più 
  tirata». Nonostante la vittoria, è moderatamente soddisfatto coach 
  Andrea Castelli. «Sapevamo quanto fosse difficile questa partita e così 
  è stato— dice —, tanto che Castel Guelfo non si è 
  dato per vinto fino all’ultimo secondo. Sono contento per i due punti 
  conquistati, ma non per l’atteggiamento che ha avuto la squadra quando 
  è andata sopra di 25 punti: a quel
  punto abbiamo smesso di giocare ed è stato solo un caso che le cose siano 
  andate bene. Un gruppo che vuol diventare grande, certi errori deve assolutamente 
  evitare di commetterli ».
              
              
              
              
              Siti partner