Due tronconi di sei e dieci squadre: è questa la situazione a un mese
dallo
	spirare della regular season, con
	griglia dei play off tutta da definire
	ma di fatto due soli posti a disposizione
	di chi cerca di evitare i pericolosi
	play out. La Reyer si appiglia alla
	classe di Marini ma il primato solitario
	si deve anche al buon periodo
	delle seconde linee Gherardini e
	Olmesini. Trento, alla terza in fila,
	pare uscita dalla ‘crisi’ mentre non si
	può dire altrettanto di Castelsanpietro
	(che fa esordire il vice allenatore
	Spinetti, ’74 ex serie A a Siena), alla
	terza sconfitta consecutiva. Bene
	Oderzo con Carniato
	e la rivelazione
	Bonoli, così così	Gandino ma radio mercato
	dà in arrivo l’ennesimo
	giocatore (dalla
	B1) alla corte di Griffin.
	L’ultima certezza per i
	play off si chiama Corno
	di Rosazzo, da lì in
	poi è alea totale. A
	cominciare da Ravenna,
	in pericolosa involuzione dopo
	aver raccolto due punti in sette partite,
	che perde Tassinari e lo sostituisce
	con Porfiri.
	La rivelazione dell’anno? Facile, Castrocaro.
	Se arriva nelle prime nove
	la matricola forlivese vince il titolo di
	sorpresa a mani basse, e l’ingaggio di
	Rusin fa ben sperare Porcellini e
	compagni. Dietro c’è ancora bagarre,
	bene Mestre che con la piovra Carlesso
	e i siluri di Cossa e Fantinato batte
	Castelsanpietro e Corno e spera
	ancora nella salvezza anticipata.
	Rovereto e Novellara alternano buone
	prove a sonore batoste, occhio a
	Monfalcone che perde fino alla fine
	Furigo ma è rivitalizzata dall’arrivo di
	Giacomi, già leader dello spogliatoio.
	Marostica vuole mantenere l’attuale
	13° posto che vale il fattore campo
	nelle gare decisive, ma Lugo e Castelguelfo
	hanno lo stesso obiettivo e
	la stessa Pordenone lotterà fino alla
	fine aggrappandosi all’indomito
	Spangaro, per evitare quella che oggi
	sarebbe retrocessione immediata.
              
Muro Linzitto
              
              
              
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