Un Castel San Pietro orfano di Bonetti e con Rorato in campo solo 4’ ha
giocato alla pari con la corazzata Reyer. Esordio per Spinetti
CALLEGARI: Spinetti
6 (3/7, 0/4, 0/1), Benzi 14 (3/8, 2/8, 2/2), Sciarabba 21 (4/10, 2/6, 7/8, 14
rimbalzi, 3 stoppate), Zucchini 2 (1/2, 0/2), Rorato (0/1
da 2), Massari 4 (1/1, 2/3), Muscò 3 (1/2 da 3), Sighinolfi 10 (2/3, 2/4,
0/2), De Min 12 (6/8, 0/2), Colombo. All. Castelli.
VENEZIA: Fedrigo 5, Pizziuti ne, Guerrasio 10, Gherardini 20, Marini 21, Pin
Dal Pos, Sartor 5, Cuccarolo 1, Olmesini
8, Simeoli 4. All. Rubini.
Parziali: 19-22; 35-38; 55-58
Arbitri: Sinisi (Barletta) e D’Aluisio (Brindisi)
Una Callegari decimata sfiora l'impresa, perdendo solo sull'ultimo possesso
  contro la corazzata Reyer. Emergenza totale
  in casa Castel San Pietro, dove l'assenza di Bonetti (pubalgia) e le precarie
  condizioni di Rorato (stiramento, in campo appena 4') costringono Andrea Castelli
  a schierare come quinto over il suo vice, Andrea Spinetti, guardia con buoni
  trascorsi in serie A a Siena. Le difficoltà esaltano la formazione termale,
  che sorprende la capolista con un avvio
  devastante, portandosi a +10 (12-2) dopo appena 3' grazie ai siluri del giovane
  Sighinolfi. I veterani Guerrasio e Marini, storiche colonne della compagine
  amaranto, guidano la rimonta ospite, che si concretizza con un break di 0-14
  in chiusura di primo quarto. I guizzi del play tascabile Gherardini tengono
  avanti la Reyer (19-25), che sfrutta tutta la profondità della propria
  panchina, permettendosi il lusso di far rifiatare per diversi minuti i tre
  titolari Fedrigo, Marini
  e Guerrasio. A stoppare il tentativo di fuga dei lagunari, però, ci
  pensano Muscò e Spinetti, che dimostra di aver conservato una piacevole
  confidenza con la palla a spicchi, infilando i palloni del -1 giallorosso (30-31).
  Due triple di Marini permettono alla Reyer di tenere la testa avanti sino all'intervallo
  lungo, ma la sensazione è che
  Castello possa continuare a giocarsela alla pari, anche perché la capolista
  non sembra in una delle sue giornate migliori. Il –8 scavato da un siluro
  di Fedrigo (43-51) è il massimo svantaggio dei padroni di casa, che
  però riescono a ricucire subito lo strappo grazie ad una "bomba" di
  Sciarabba e a 5 punti consecutivi di Benzi, effettuando poi il sorpasso con
  Sighinolfi, a conclusione di un parzialone di 12-2 (55-53). Due triple dell'Mvp
  Gherardini, vera sorpresa della serata, riportano a +6 (55-61) i lagunari in
  apertura di ultimo quarto, ma l'ennesima reazione d'orgoglio vale a Castello
  il pareggio dopo un break di 6-0 firmato Sciarabba-Spinetti. Poco più tardi è Massari
  ad insaccare il libero del sorpasso
  giallorosso (67-66), traghettando le due squadre al testa a testa dell'ultimo
  giro di lancette: un 4/4 di Sciarabba dalla
  linea della carità porta i termali a +2 (72-70), ma il 2/2 di Olmesini
  ristabilisce il perfetto equilibrio.
  Spinetti fallisce la penetrazione e dall'altra parte Marini manda a bersaglio
  i due liberi che valgono la partita, perché l'ultima preghiera di Benzi
  dai 6,25 viene sputata dal ferro. Finisce così, con un pizzico di amaro
  in bocca per un Castel San Pietro che, pur senza le sue guardie titolari, è riuscito
  a tener testa per tutti e 40 i minuti allo squadrone veneziano:
«
  Di più non potevamo fare - ha detto coach Castelli a fine partita -
  anche se resta un po' di rammarico pensando che
  abbiamo perso le ultime tre partite subendo uno scarto complessivo di appena
  8 punti. Questo mi fa dire che contro di noi non è mai facile e chiunque
  voglia prendersi i due punti se li deve davvero sudare. La mancanza di Bonetti
  e Rorato mi ha costretto a tenere in campo 21' il mio assistente, che non giocava
  da quattro anni, e 22' Sighinolfi, che è un '87: questo la dice lunga
  sulla nostra situazione d'emergenza.
              Gilberto Grassi
              
              
              
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