CASTEL SAN PIETRO - È la classica gara senza domani, quella che attende Gandino e Castel San Pietro (ore 18, PalaLirone di Castelmaggiore), impegnate oggi nella terza ed ultima sfida di un quarto di play-off appassionante. Stasera si conoscerà il verdetto finale di questo derby infinito, che nelle prime due sfide ha saputo regalare fiumi di emozioni e momenti di bellissima pallacanestro. Dalla gara di oggi ci si può aspettare di tutto: l’unica certezza è che si tratta di una partita secca, pertanto soggetta alle mille variabili che una partita del genere comporta. Le due squadre, giunte in perfetta parità (2-2) al quinto confronto diretto della stagione (1-1 in regular season e 1-1 nei play-off) si conoscono a memoria e di grosse sorprese, sul piano tattico, non ce ne dovrebbero essere.I temi sono sempre gli stessi: l’esperienza del Gandino contro la sfrontatezza dei giovani di Castello, la maggiore profondità della panchina di Griffin contro le scelte quasi obbligate di Castelli (sempre out, ovviamente, Bonetti e Casalvieri). Difficile che il fattore campo possa rivestire un ruolo decisivo: nelle prime due sfide è regolarmente saltato e, vista l’importanza della partita, c’è da scommettere che il settore riservato alla tifoseria ospite verrà riempito con largo anticipo dai supporter termali. A decidere, piuttosto, potrebbe essere il fattore emotivo: il Gandino, corazzata costruita per vincere, ha tutto da perdere, perché è evidente che il mancato approdo in semifinale renderebbe negativo il bilancio della stagione. Castel San Pietro, in teoria, non ha nulla da perdere, ma è anche vero che il contraccolpo psicologico della beffarda sconfitta subita giovedì potrebbe pesare sull’umore della giovane truppa giallorossa. Le prime due sfide hanno avuto una costante: le cattive percentuali da tre del Gandino e le ottime prestazioni dei giovani di Castello. Se questa tendenza si dovesse invertire, per la Callegari sarebbero dolori. Infine, il dubbio Marisi: con lui in campo, il Gandino cambia parecchio.

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