Buona scelta di Griffin che convoca Sigon, autore del libero fondamentale
che regala il successo. Il Castello lascia comunque il campo con l’onore
    delle armi, dopo aver rincorso continuamente i padroni di casa. Il sorpasso
    finale per l’Uniport arriva a 2’20’’, firmato da
    Zambon
    
83-78
UNIPORT: Marisi 7, Pilutti 11, Barbieri 22, Sigon 2, Caretti, Stignani 3, Chiarini
    1, Ancillai, Jelic, Zambon 10. 
All. Griffin.
CALLEGARI CASTEL SAN PIETRO: Pieri, Benzi 16, Sciarabbache 12, Zucchini 14,
  Rorato 15, Massari 6, Muscò 3, Sighinolfi 4, Demin 8. All. Castelli
Arbitri: Bianchini (Firenze) e Michelozzi (Pistoia) 
Parziali. 23-16, 45-41, 60-64.
Il Gandino vince e prosegue la sua avventura
nei playoff. Domenica prossima comincerà la sfida andando a Trento. Con Dalloca a letto a causa dell’influenza,
  coach Griffin è ancora una volta costretto a fare i conti con la sfortuna.
  Nei dieci questa volta, però, il coach di Castel Maggiore
  convoca Sigon, e il centro siculo ripaga la fiducia con gli interessi, nonostante
  la schiena dolorante, recuperando sette rimbalzi e mettendo a segno un libero
  fondamentale per la vittoria della Uniport.
  Dall’altra parte della barricata c’era Castel San Pietro che esce
  dal campo con l’onore delle armi. Anche Castelli deve fare i conti con
  l’assenza del play Bonetti, ma la sua squadra dimostra di avere lo spirito
  di chi non si arrende mai, anche quando a cinque minuti dal termine del secondo
  quarto si ritrova a -11(33-24), con Chiarini che spara un missile dalla lunga
  distanza.
  Ma gli ospiti, a 2’36” dal suono della terza sirena, sorpassano
  i padroni di casa grazie ad un Benzi inesorabile dalla lunetta. Da lì le
  due squadre iniziano a rincorrersi, con la Callegari che sembra avere in mano
  il gioco anche perché Pilutti commette il quinto fallo quando mancano
  5 giri di lancette alla fine. Ma le rotazioni ospiti sono limitate rispetto
  a quelle avversarie, anche perché Griffin ha recuperato almeno Marisi,
  e ciò che viene a mancare nel finale è la lucidità, con
  una marea di palle perse. A 2’20” arriva il definitivo sorpasso
  firmato dall’ultimo arrivato Zambon
  (80-78), perfezionato poi dalle ultime realizzazioni dalla lunetta di Sigon
  e Barbieri.
  Alla fine tutti in campo per festeggiare quasi fosse la finale per la promozione. «E’ stata
  una vittoria liberatoria perché ultimamente in casa non riuscivamo più a
  fare risultato. Dalla prossima serie perdiamo il fattore campo e quindi lavoreremo
  per superare i futuri ostacoli», ha detto Griffin al termine della gara.
              
Massimo Selleri
              
              
              
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