Uniport Sati Trading - Callegari Castel San Pietro 83-78 
(23-16, 45-41, 60-64)
Uniport Sati Trading: Marisi 7 (1/2, 0/2, 2/2), Pilutti
11 (-, 1/3, 3/5), Barbieri 22 (5/6, 4/4, 3/5), Sigon 2 (2/6, 0/3, -), Carretti
(-, 0/2, -), Stignani
  19 (4/4, 3/4, 3/8), Chiarini 12 (-, 0/1, 4/6), Ancillai (-, 0/3, -), Jelich
  NE, Zambon 10 (4/8, 3/4, -). All. Griffin.
  
Callegari Castel San Pietro: Pieri,
Benzi 16 (4/4, 3/6, 2/3), Sciarabba 12 (1/1, 4/4, 1/3), Zucchini 14 (7/7, 2/3,
1/4), Rorato 15 (-, 6/11, 1/4), Massari
  6 (-, 3/3, -), Muscò 3 (-, -, 1/2), Sighinolfi 4 (-, 2/2, 0/1), DeMin
  8 (1/4, 2/7, 1/2), Colombo. All. Castelli.
  
Arbitri: Bianchini e Michelozzi
Sia benedetto l'inventore del tiro da 3: con 15/26
dall'arco, infatti, il Gandino riesce a firmare la vittoria che esorcizza il
PalaLirone (già due
    volte violato da Castel San Pietro) e riesce a passare il turno. In un match
    durissimo, ma di gran bellezza per essere un playoff, le due squadre sono
    come due pugili che si prendono a cazzotti - sportivamente parlando, si intende
    - per 40', fino a che solo uno resta in piedi. E tocca a Barbieri il pugno
    decisivo, con tripla del pareggio a 2'30" dalla fine, prima di suggellare
    dalla lunetta a 10": la Callegari va al tappeto, uscendo sconfitta ma
    tra gli applausi. Ed è festa grande per il Gandino, che esulta quasi
    fosse una promozione: ma, dopo essere stata davvero spalle al muro, è stata
    una liberazione. In una partita dove il +11 della ripresa è stato
    bruciato ben presto da una Callegari molto precisa, capace di chiudere il
    terzo quarto avanti di 4. Poi, nella bolgia finale, la lucidità dei
    ragazzi di Griffin ha fatto la differenza. Ora, sarà da sfatare il
    tabù Trento, che in regular season è 2-0 contro l'Uniport.
    
Sarebbe
    servito un altro PalaLirone, per contenere tutti i tifosi di oggi. E, malgrado
    la pressione, le percentuali dei giocatori sono subito alte. Parte
  Stignani con 8 in 2', ma Sighinolfi e Rorato non sono da meno, non permettendo
  la fuga interna. Ma ogni volta che si alza una mano rossoblu sono 3 punti:
  Pilutti, Chiarini, Barbieri, oltre al riesumato Marisi. Sono queste le armi
  che fanno scappare il Gandino, bravo anche in difesa a zoneggiare e oscurare
  gli avversari, fino al 38-27. Qui però arriva uno dei tanti blackout
  che affliggono l'Uniport: 2-12 di break, e solo una tripla di Barbieri permette
  a Griffin di andare al riposo con un 45-41 forse bugiardo.
  
Si riparte a suon
  di bombe, 2 di Chiarini stavolta, per un altro +9. Ma non c'è abbastanza
  benzina per continuare a sgommare, e Castel San Pietro rientra di nuovo, con
  un 3-15 firmato Benzi e Sciarabba, soprattutto. I 4 piccoli
  non riescono a fermare le folate esterne, e una bomba di Zucchini fa arrivare
  i giallorossi fino al 60-64. Ma, questa volta, l'ultimo quarto non ha il finale
  delle altre occasioni: Pilutti e Stignani riaggiustano, Sigon e Zambon lottano
  pur sbagliando troppo dalla lunetta, l'ultimo vantaggio esterno (tripla di
  DeMin) viene immediatamente spento da controbomba di Barbieri, e nel finale
  Rorato non trova gli spazi per bollare. 2 liberi di Barbieri per la staffa,
  festa, ma testa che deve subito andare in Trentino.
              
              
              
              
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