La Callegari torna al PalaRuggi (ore 18) per incontrare il Siru Mestre, e naturalmente tutti gli occhi sono puntati sul nuovo acquisto Luciano Massari. L’ex cesenate ha però disputato con i compagni soltanto un paio di allenamenti e quindi il suo minutaggio sarà condizionato dalla non perfetta conoscenza dei giochi e degli automatismi, ma è chiaro che Castello con il suo innesto si aspetta di fare il salto di qualità, anche se la dirigenza castellana getta acqua sul fuoco affermando che gli obiettivi non cambiano. Ancora fermo Nicola Nieri, che venerdì si è sottoposto a un esame ecografico, per meglio chiarire l’entità del problema che lo assilla, e rinviato, per il momento l’«esordio» di Spinetti, Castelli ha a disposizione dieci uomini per affrontare una partita solo all’apparenza abbastanza facile. Infatti Mestre, pur avendo cambiato pochissimo, ha avuto un inizio balbettante, ma si è ripresa e in questo momento è una delle squadre più in forma. La compagine veneta, infatti, dopo aver conquistato i primi due punti nella partita contro Castel Guelfo, ha messo in fila quattro successi nelle ultime cinque partite. Gli inserimenti di questa stagione sono stati sostanzialmente due, quelli del play Ortolan (da Pordenone) e del centro Cappellazzo (da Oderzo), ma gli elementi più pericolosi restano sempre Cossa, il top scorer, e Fantinato. Mestre è una squadra che si affida molto al quintetto base, formato da Ortolan, Cossa, Fantinato, Gonzo e Carlesso, che sta in campo mediamente 35 minuti. Come conseguenza di un utilizzo così intensivo di 5-6 giocatori, la squadra mestrina si affida molto alla zona e sarà compito dei tiratori castellani cercare di scardinarla. Con l'innesto di Massari, che verrà utilizzato anche da numero quattro, Castelli ha già chiarito le proprie intenzioni: sfruttare De Min come ala, per toglierlo dalla zona del traffico pesante che il giocatore non gradisce.

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