CALLEGARI La guardia di Castello si rammarica per un ko assolutamente evitabile. 
  «E’ un peccato aver perso due punti che sarebbero stati molto utili»
Per la Callegari, dopo il danno anche la beffa di una serie di sanzioni sproporzionate 
  all’entità dei fatti: 500 euro di multa alla società, squalifica 
  di una giornata a Benzi e squalifica del diesse Salemme e dell’accompagnatore 
  Mirri. Decisamente troppo per le proteste apparse tutto sommato non violente 
  e non reiterate, dal momento che dopo pochi minuti era tutto finito. I provvedimenti 
  però sono quelli elencati e si aggiungono a una sconfitta non preventivata.
  «Le partite dopo la sosta sono sempre difficili perché ti porti 
  dietro spesso un po’ di ruggine, anche se questo non è un alibi 
  — commenta Marco Rorato —. E’ stata una partita strana, con 
  un punteggio basso fin dall’inizio e anche molto fisica. Parlerei anche 
  di difesa sporca da parte di Novellara, ma noi abbiamo tirato malissimo».
  Novellara è una squadra che ha pochi punti nelle mani e quindi cerca 
  di far giocare male gli avversari per tenere il punteggio basso, una cosa che 
  Castello ha accettato supinamente. «Loro giocano così e noi purtroppo 
  gli siamo andati dietro, come testimonia il punteggio. Novellara è inferiore 
  a noi e quindi ha cercato di mettere la partita in un certo modo. Nonostante 
  questo si poteva vincere e infatti abbiamo avuto due possessi negli ultimi secondi. 
  E’ chiaro che dobbiamo aggiustare alcune cose, perché la Callegari 
  è una squadra che deve lavorare molto in un certo modo e quindi occorre 
  migliorare gli allenamenti. Peccato perchè questi due punti persi si 
  possono far sentire in classifica; di questo noi giocatori siamo consapevoli 
  e anche dispiaciuti». Quando si perde una partita di un punto è 
  molto facile dare la colpa agli arbitri, dal momento che un episodio può 
  ribaltare il risultato. Quello però che si può imputare alla coppia 
  campana è il metro non lineare. «Abbiamo subito dei contatti allucinanti 
  non fischiati e quando ci siamo adeguati magari ci hanno subito fischiato il 
  fallo — conclude la guardia — è stato quindi molto difficile 
  interpretare la partita e io in un caso sono stato plateale per convincere gli 
  arbitri che era arrivato il momento di intervenire».
              Franco Casadio
              
              
              
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