B2 MASCHILE. Non basta Tosetto
Zepa Marostica 58 - Callegari C.S.P. 75
ZEPA MAROSTICA: Zec 10, Rigoni 9, Bazzotto 9, Liberalato 3, Gellera, Spader
4, D'Onofrio 2, Tosetto 21, Beda e Martinello n.e. All. Gaddi.
CALLEGARI CASTEL SAN PIETRO: Bonetti 8, Benzi 13, Sciarabba 16, Zucchini 5,
Rorato 2, Muscò, De Min 9, Colombo 10, Sighinolfi n.e. All. Castelli.
Arbitri:
Bernacchi e Palermo di Milano.
Note: Tiri liberi: Marostica 12/21, Castel San Pietro 15/20. Cinque falli:
Spader. Leggero infortunio a Sonetti (poi rientrato). Parziali: 17-23; 31-44;
43-56; 58-75.
Marostica. (a. f.) Squadra decisamente da rivedere e inizio di
stagione non certo all'altezza delle attese per la Zepa che contro il Callegari
Castel San
Pietro è quasi sempre rimasta alla finestra. Marostica che, come si
sapeva, ha pagato lo scotto di una cabina di regia forse un po' troppo giovane
(discreto Liberalato mentre l'esordiente Gellera, forse emozionato, ha toppato),
e per di più si è trovata a fare i conti con un paio delle sue
colonne, Bizzotto e D'Onofrio (11 punti in due sono un po' pochini), non certo
Scarsa a livello di medie realizzative, sintomatico il 17/44 nei tiri da due,
anche in difesa la Zepa è andata corrente alternata, pagando soprattutto
nel primo tempo per lo strapotere, anche fisico, di un Callegari che in sintesi
ha sempre avuto la partita in pugno. A parte il 2-0 iniziale la squadra di
casa non è mai riuscita a rimettere il muso avanti, con i biancoblu
che chiudevano i primi 10’ sul -6 : 17-23. In avvio di secondo round
un lampo scaligero riportava la Zepa in scia ai bolognesi, ma sul 24-25 una
tripla di Sciarabba dava il via ad un nuovo mini-break degli ospiti, col Callegari
che si issava sul 24-34 e poi andava al riposo avanti di 12: 31-43.
Al rientro dagli spogliatoi la Zepa scivolava sul 31-49 per poi illudere un
po' quando, a poco più di 4’ dalla terza sirena, Tosetto e compagni
arrivavano sul -11 (41-52) anche se poi l'ultimo quarto iniziava con le due
squadre separate da 13 lunghezze: 43-56. In avvio dell'atto finale due canestri
di fila riportavano la Zepa sotto quota dieci (47-56) ma anche questo lampo
si esauriva subito col Callegari che ritornava subito in zona sicurezza (52-66)
per poi gestire in scioltezza gli ultimi minuti di gioco chiudendo la trasferta
marosticense insaccando a fil di sirena, autentica ciliegina sulla torta, una
tripla quasi da metà campo.
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