Tra la Callegari e la decima perla c’è soltanto l’Oderzo dei 
tiratori di Franco Casadio
La Callegari, arrivata alla nona vittoria consecutiva, è chiamata ad 
  affrontare Oderzo ( Castenaso, palla a due alle 18) per continuare la rincorsa 
  al primo posto. L’impegno in questo caso è piuttosto difficile 
  in quanto la squadra ospite è sesta, a quattro punti dai castellani. 
  «Oderzo è una squadra che gioca bene e ottiene buoni risultati, 
  soprattutto in casa, ma si potrebbe definire abbastanza anomala — dice 
  Andrea Castelli —, ha infatti parecchi tiratori da tre, come Carniato, 
  Menegon, Vettori e Casonato e quindi da pochi palloni dentro se non in qualche 
  occasione per il primo».
  Questo accade anche e soprattutto perchè Oderzo in pratica non dispone 
  di un centro di ruolo e quindi il suo gioco è ‘obbligato’.
  «Sì, anche per questo motivo loro di solito fanno abbastanza zona 
  e difendono in maniera particolare, magari ‘battezzando’ qualche 
  avversario. Mi sento di poter affermare che se la direzione arbitrale sarà 
  normale noi avremo un discreto vantaggio, perchè ritengo siamo un po’ 
  superiori e abbiamo una panchina più lunga della loro. Per il resto, 
  come dicevo prima, Oderzo fuori casa ha vinto quattro partite mentre in casa 
  ha perso una vota sola, contro Corno di Rosazzo».
  Infatti nell gara di andata la Callegari si trovò ben presto in dif ficoltà 
  e venne sconfitta. «Allora ci misero sotto subito con alcune triple e 
  quindi dovremo stare molto attenti — continua il coach castellano —, 
  per due volte nel corso della partita abbiamo avuto la posibilità di 
  rientrare ma non ci siamo riusciti».
  Quale può essere quindi l’arma vincente della Callegari?
  «Dobbiamo soprattutto stare molto concentrati e difendere bene. Siamo 
  in grado di prendere molti più rimbalzi di loro e dovremo riuscirci».
  Castelli fuga anche i dubbi sull’impiego di Bonetti.
  «Bonetti sarà in campo, anche se naturalmente non può essere 
  al meglio. In settimana ha lavorato poco e anche venerdì è ritornato 
  dal medico. La situazione nell’ultimo periodo non è cambiata di 
  molto, il giocatore dopo la partita accusa un dolore piuttosto forte e per questo 
  non lo faccio lavorare più di tanto. C’è però anche 
  la necessità di tenerlo comunque in condizione e quindi alterna il lavoro 
  in piscina». 
              Franco Casadio
              
              
              
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