I castellani cedono
al Borgomanero in un rovente finale. A rimbalzo la differenza con gli ospiti
che hanno tirato venti volte
in più
85-87
CASTEL SAN PIETRO: Akrivos 28 (4/9 da 2, 5/7 da 3, 5/6 tl), Sciarabba 9 (2/4,
1/3, 2/4), Di Salvatore 13 (1/5, 2/5, 5/5), Dal Fiume 15 (5/8, 0/2, 5/8),
Santilli 11 (4/6, 3/3), Sighinolfi 3 (1/1, 1/2), Pieri ne, Manucci, Nobile 6
(2/4, 0/1, 2/3), Persiani (0/2 da 2, 0/2 da 3).
BORGOMANERO: Dell'Era, Benzoni 30, Loro 7, N'doja 19, Tosetti 3, Andreello,
Cissè 9, Bianchi 11, Poletti 8, Blardone ne. All. Tritto.
Parziali: 20-25; 44-46; 64-62
Arbitri: Bottari (Messina) e Baccillieri (Reggio Calabria)
Una prodezza dall'angolo
in terzo tempo di Benzoni, proprio qualche decimo prima del suono della sirena,
ha condannato la Callegari alla sconfitta dopo
una bella serie di vittorie consecutive.
La gara è stata piacevole perchè si sono affrontate due formazioni
sicuramente in salute anche se i piemontesi lamentavano l'assenza del pivot
Martinetti.
Senza una torre, gli ospiti hanno puntato sull'atipicità dei mezzi lunghi
Benzoni e N'doja che sono stati una continua spina nel fianco, soprattutto
a rimbalzo, per i castellani. Al quarantesimo le cifre parlano chiaro: 20 tiri
in più per Borgomanero
che ha conquistato 23 offensivi; in un match in volata, sono dati probabilmente
decisivi. Eppure, Castello ha perso solo allo scadere, dimostrando, quindi,
di essere in ottime condizioni di forma. E se uno fra Nobile e Santilli fosse
rimasto in campo nel finale, l'epilogo, ne siamo certi, sarebbe stato
diverso.
La cronaca: dopo le prime schermaglie (9-8 al 4°), era Benzoni a fare la
differenza per i piemontesi (10-17 con 10 punti dell'ala). Rispondeva dall'altra
parte Akrivos (9p.), ma un arbitraggio fiscale innervosiva i padroni di casa
che chiudevano il periodo sul -5 (20-25) anche perchè N'doja era costantemente
in lunetta (5/6 al 10°). Era poi il turno di Poletti (7 punti in un amen)
a fare la differenza e quando Bianchi infilava la sua seconda tripla il tabellone
segnava 31-40. Era un sontuoso Akrivos, però, a trascinare di peso i
compagni con canestri da tutte le posizioni (7/10 dal campo all'intervallo
e 23 punti).
Chiusi i primi venti minuti col minimo dei danni (44-46), Castriota riproponeva
la zona match-up e Borgomanero s'impantanava. Al 27° aggancio a quota 55
e poi, grazie anche ad un antisportivo e ad un tecnico, la Callegari saliva
a +6 (64-58). Nella
frazione finale tornava a svegliarsi Benzoni (64-64 al 31°), poi sempre
minimi vantaggi interni nonostante i giallorossi perdessero prima Nobile e
poi Santilli per raggiunto limite di falli e Akrivos fosse ingabbiato da un
Cissè formato
stopper. Benzoni infilava il missile dell'80-80 al 38°,
poi N'doja sorpassava sull'ennesimo rimbalzo offensivo.
Di Salvatore era glaciale dalla "linea della carità" segnando
tre personali (83-82 a -52"), ma Benzoni non era da meno. Dopo l'errore
in percussione di Di Salvatore, Tosetti veniva mandato in lunetta e segnava
un solo personale (83-85 a -11"). Dal Fiume
attraversava il campo e inventava una percussione delle sue a -4". Sembrava
overtime, ma Benzoni non era d'accordo e gelava il "PalaTerme".
Castriota: «Non abbiamo avuto il controllo della gara»
Lo stato d'animo del coach della Callegari, Gabriele Castriota, ve lo potete
immaginare: un leone in gabbia che vorrebbe, tra l’altro, ruggire ai
due fischietti per una direzione arbitrale che non ha condiviso. Però,
l'ex tecnico di Novellara, Scandiano e Gira dei "grigi" non parla
e, anzi, affonda il coltello nelle piaghe dei suoi ragazzi: «Sarà stato
bello realizzare 85 punti, ma a questi punteggi con Borgomanero perdi sempre.
Se vogliamo avere il controllo di una gara bisogna difendere e questa sera
non l'abbiamo fatto. Se avessimo difeso un po' meglio nel primo sciagurato
quarto dove non tenevamo un 1 vs 1, forse avrei fatto meno zona e, sempre forse,
non avremmo concesso così tanti offensivi».
Simone Motola
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