 
                Paolo Santilli
              , o poco più, dall’ultima partita giocata di fronte
 al proprio pubblico ( esattamente il 16 dicembre 2006 contro Voghera ), la Callegari
 ritrova finalmente questa sera il calore dei propri tifosi. A Castel San Pietro
 arriva, infatti Borgomanero (palla a due ore 21), la quarta forza del campionato.
 Si tratta di una squadra da temere, anche in considerazione del fatto che, nel
 posticipo di mercoledì scorso, ha battuto nettamente (83-71) la capolista
 Asti. Castello insomma non dovrà fare affidamento sulla vittoria, abbastanza
 sorprendentte, colta in trasferta nel girone di andata, in un momento tra l’altro
 non proprio felice della Callegari.
 
 
LA SQUADRA di Tritto appare particolarmente
 agguerrita nel settore dei ‘piccoli’,
   potendo contare su giocatori come Andrea Bianchi, play-guardia del 1979 e
   Manuel Tosetti, pari ruolo del 1976. Ma l’interesse maggiore è suscitato
   soprattutto dalla guardia Ibrahim Cissè (classe 1984) e dal pari ruolo,
   Klaudio N’Doja (1985). 
In particolare, quest’ultimo, figura ai primi posti nelle classifiche
   di rendimento: primo in quella di valutazione (21,50), quarto in quella dei
   punti realizzati (18,94) e quinto in quella dei rimbalzi (8,17), seguito a
   ruota dal castellano Claudio Nobile (8). 
Un altro motivo di richiamo per i tifosi castellani sarà rappresentato
   dal ritorno in riva al Sillaro di una vecchia conoscenza, Daniele Loro, ala-pivot
   del 1974. A Loro, un giocatore che era finito troppo presto in C1, sono legate
   due stagioni molto importanti per la pallacanestro castellana, quella della
   prima storica promozione in B d’Eccellenza, e quella successiva che
   sancì l’immediato ritorno in B2. 
Borgomanero potrebbe però dover scontare l’assenza dell’unico
   centro di ruolo, Luca Martinetti (1971), per il quale è pendente un
   ricorso contro la squalifica per due giornate.
   
   
SIA O MENO presente Martinetti,
   si tratta di una squadra completa e molto pericolosa che però si troverà di fronte un avversario, come
   la Callegari, che sembra aver preso coscienza delle proprie potenzialità,
   per troppo tempo rimaste inespresse. 
Cinque vittorie consecutive, con diverse partite in trasferta e due giocate
   a porte chiuse, sono un segnale forte che la squadra castellana manda ai propri
   avversari. Il settimo posto in classifica, alla pari con Cavriago, che a metà marzo
   dovrà venire al Pala Ferrari, rappresenta già un mezzo miracolo,
   ma la Callegari non si vuole fermare sul più bello.
              
Franco Casadio
              
              
              
              
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