VISTE LE condizioni nelle quali è arrivata alla partita, la sconfitta
nel derby con la Sati Trading Castelmaggiore non può essere considerata
in assoluto una sorpresa.
Resta però il fatto che questa rappresenta per la Callegari la terza sconfitta
consecutiva e un decimo posto che allontana i play off. Perché Iseo continua
a vincere e può vantare nei confronti di Castello una consistente differenza
canestri. «Ci siamo presentati a un confronto così importante senza
Sciarabba e con Dal Fiume recuperato in extremis, ma senza allenamento — afferma
coach Castriota —. Certamente, con questa sconfitta, lo spazio per conquistare
le quattro vittorie che dovrebbero assicurarci i play-off è ancora più ridotto,
però noi non molliamo di certo. In una giornata negativa abbiamo avuto
la conferma di un paio di nostri giocatori, come Sighinolfi e Persiani, che hanno
tenuto bene il campo, per non parlare di Santilli. Santilli, può essere
considerato il nostro sesto uomo, quando siamo al completo, ma non si può certo
definire un panchinaro e credo che sabato si sia visto».
Nel primo tempo la Callegari è sembrata veramente in difficoltà,
poi ha saputo riprendersi, arrivando agli ultimi due minuti in perfetta parità (66-66),
dopo avere lamentato un paio di fischiate discutibili. «Castel Maggiore è partito
difendendo forte e questo ci ha messo in difficoltà — continua l’allenatore
castellano — siamo però riusciti a tornare in carreggiata, con Akrivos
che è esploso nell’ultimo quarto e con un ritrovato Di Salvatore.
Purtroppo non posso essere d’accordo sul mancato fischio, quando Akrivos è stato
sgambettato, e su un successivo fallo in attacco che ci ha tolto un possesso
importante. Gli arbitri mi hanno detto che il nostro giocatore si è liberato
con una gomitata, però quella gomitata l’hanno vista soltanto loro
e non mi piace perdere in questo modo».
Alla ripresa della preparazione sarà importante leggere il bollettino
medico: a fine gara Dal Fiume è, infatti, apparso dolorante, e il più grave
infortunio di Sciarabba dovrebbe portare la Callegari immediatamente sul mercato,
alla ricerca di un centro.
Franco Casadio
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