CONTRO CAVRIAGO, oltre alla vittoria, sarebbe servito rovesciare la differenza
canestri. Questo non è stato possibile, ma Castriota vede il bicchiere
mezzo pieno: «Abbiamo messo in atto il piano partita che avevamo scelto,
cercando di impedire il contropiede, perché Cavriago ha due giocatori,
Losi e Simone Cervi che ci potevano mettere in difficoltà — afferma — e
queste è già una buona cosa in un momento con poche certezze,
dopo averne perse quattro di fila». Con Di Salvatore fuori e Cagnin al
trenta per cento, una grossa mano è arrivata dai giovani, Persiani e
Sighinolfi… «Cagnin, per come era messo, non avrebbe dovuto giocare.
Cifre alla mano, ha fatto una partita da marziano. Mancava un giocatore importante,
come Di Salvatore, e non abbiamo ancora il miglior Dal Fiume, per cui Persiani
e Sighinolfi ci hanno dato molto. Adesso, però, la squadra ha un punto
di riferimento come Cagnin, per cui giochiamo di più sotto canestro.
Sono cose che dobbiamo memorizzare subito, ma se cominciamo a vincere le partite
a rimbalzo, direi che questo è confortante. Dobbiamo essere umili, ma
abbiamo vinto una partita difficilissima».
Franco Casadio
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