BASKET B2 - DIFFICILE SALVARSI SENZA GLI SPAREGGI, CHE SI PRESENTANO RISCHIOSI.
RIENTRA SCIARABBA
DECISAMENTE una brutta sconfitta, quella di sabato in casa
con Saronno, una sconfitta
che ha proiettato la squadra varesina ai play off — e quindi l’entusiasmo
al termine della gara di squadra e tifosi ospiti era più che giustificata — e
che ha fatto piombare quella castellana addirittura all’undicesimo posto.
NON
TRAGGA infatti in inganno la parità numerica a quota 24 punti,
con Iseo, sconfitto a Asti, e Como, vincitore un po’ a sorpresa in quel
di Monza, perché la differenza canestri penalizza in entrambi i casi
la Callegari. Mancano, è vero, ancora due partite al termine della stagione
regolare per ribaltare una situazione che si è fatta pesante, e che
era addirittura impensabile all’inizio della stagione, quando le ambizioni
erano di arrivare nelle prime quattro.
ACQUA PASSATA, adesso bisogna rimboccarsi
le maniche e, non a caso, la dirigenza castellana ha riunito la squadra nella
serata di lunedì per serrare
le fila e cercare di compattare quel gruppo che marmoreo non è mai stato.
Vale comunque la pena di anticipare quelli che saranno i temi in proiezione
play out, dopo aver confermato che le due ultime classificate retrocederanno
direttamente in C1.
CI SARÀ un primo turno, nel quale si scontreranno la 9 contro la 12
e la 10 contro l’11, con la salvezza immediata delle due squadre vincitrici.
Le altre andranno ovviamente avanti, sfidando la 13 e la 14 e in questo caso
le sconfitte scenderanno in C1 mentre delle vincitrici una sola si salverà.
E’ infatti previsto un ulteriore scontro diretto, in gara unica in campo
neutro, per sancire la quinta retrocessione.
UN MECCANISMO non nuovo e semmai
di nuovo ci sono le complessive cinque retrocessioni, che non sono davvero
poche. Un cammino quindi non facile per la Callegari,
che si troverà a giocare questa poco gradevole coda potendo nuovamente
contare su un giocatore esperto come Sciarabba, che probabilmente rientrerà già dopo
la sosta pasquale. A quel punto Castriota si troverà a dover mandare
in tribuna un fuori quota, avendone a disposizione sei (Akrivos, Sciarabba,
Di Salvatore, Dal Fiume, Cagnin e Nobile) per cinque posti. Ma questa è un’altra
storia.
Franco Casadio
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