Cristian Akrivos
Incredibile rimonta della Callegari: risale dal -21 e porta la serie a gara 3
COMO - C A L L EG A R I 72-74
COMO: Lombardi 8, Cotugno 4, Bergna 12, Negri, Munafò, Sari 14, Zorzolo
7, Spadafora ne, Matteucci 15, Pifferi 12.
All. Chionchio.
CASTEL SAN PIETRO: Akrivos 18 (5/8, 2/5, 2/4), Di Salvatore 15 (1/5, 3/9, 4/6),
Dal Fiume 15 (3/9, 1/4, 6/8), Santilli 14 (3/5, 1/1, 5/6), Sighinolfi 3 (1/2
da 3), Pieri ne, Manucci (0/1 da 2), Cagnin 4 (1/2, 2/2), Nobile 2 (1/1), Persiani
3 (1/1).
All. Castriota.
Parziali: 27-12; 47-29; 59-54.
Castello risorge proprio quando non se l’aspettava nessuno e cioè nei
secondi venti minuti di gara 2 a Como, dopo essere scivolato anche a -21 sul
47-26 a spiccioli dalla seconda sirena.
Cos è cambiato all'intervallo? Sicuramente una maggiore intensità in
difesa che alla lunga ha innervosito la formazione
lariana e poi una migliore percentuale nel tiro dalla lunga distanza (6/11
da 3 nei secondi venti minuti). Ora la pressione passa sulla formazione di
Chionchio, con la Callegari che ha dimostrato di essere in grado di raggiungere
la salvezza
(la “bella” è in programma sabato alle ore 21 sempre a Como).
La cronaca: in avvio c’è una sola squadra in campo e cioè la
formazione di casa che al 5° già conduceva per 14-4.
L’onda lunga proseguiva grazie all’ottima prestazione balistica
(all’halftime Como aveva 11/18 da 2 e 6/11 da 3) e dal 27-12 del 10° si
passava al 40-22 del 15° e, infine, al 47-26 del 19°. Sembrava finita
e, invece, i lombardi (Sari, il migliore, con 4/8 dai 6,25), probabilmente,
commettevano l’errore di pensare di avere già vinto e, pian piano,
i giallorossi recuperavano e sul 53-41 del 25°, sfruttavano al meglio un
tecnico sanzionato all’esperto Zorzolo. Chiuso il terzo quarto sul -5
(59-54), Castello sentiva l’odore del sangue e sorpassava per la prima
volta, poco oltre la metà dell’ultima frazione, sul 63-64. Iniziava,
quindi,
una lunga volata con i locali che commettevano un’ingenua infrazione
di passi sul 72-73. La Callegari trovava un solo libero dalla lunetta, ma nell’ultima
azione Santilli stoppava le conclusioni prima di Matteucci e poi di Lombardi
allo scadere.
Simone Motola
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