L’AMAREZZA DI CASTRIOTA
DOPO UNA PARTITA a lungo condotta in testa il sogno
della Callegari di conquistare
la salvezza al primo turno dei play-out si è spento a pochi secondi dal
termine e ci sarà quindi ancora da soffrire. «Ci siamo rimasti molto
male, perché in tutti noi c’era l’intenzione di portarla a
casa — afferma coach Castriota — abbiamo conquistato anche vantaggi
importanti, come un più 12, chiudendo comunque il primo tempo sopra di
8 punti. Poi è cambiato il clima…». Il metro arbitrale è cambiato
e i castellani hanno avuto più di qualcosa da dire su un paio di falli
in attacco fischiati nel finale. «Per me resta incomprensibile come a Cagnin
possano essere stati fischiati cinque falli in una quindicina di minuti. In particolare
l’arbitro di Padova, che evidentemente conosce bene il giocatore, ha dato
l’impressione di averlo preso particolarmente di mira e credo che questa
sia stata una delle chiavi della partita».
«
NEL FINALE — continua Castriota —, data la situazione dei falli molto
pericolosa, ci siamo messi a zona e Como è riuscito a prendere un leggero
vantaggio, siamo stati bravi a ricucire lo strappo e, a 9 secondi dalla fine,
abbiamo avuto la possibilità di sorpassare, ma è stato fischiato
un fallo in attacco ad Akrivos e la partita è finita lì. Peccato,
perché abbiamo avuto la possibilità di vincerla e avrei voluto
giocarmela con un arbitraggio più equo». Sicuramente ha molto pesato
nella serie la brutta sconfitta casalinga in gara uno. Infatti, visto l’equilibrio
che c’è stato anche in campionato tra le due squadre, era difficile
pensare di poter vincere entrambe le volte a Como. «Con la sconfitta in
casa sono saltati gli equilibri e comprendo bene che alla fine l’esito
della serie lo confermi».
Si allunga adesso, e diventa decisamente pericoloso, il cammino della Callegari,
perché delle quattro squadre rimaste nei play out, una sola si salverà,
dopo uno spareggio in gara unica, in campo neutro. Il primo ostacolo è Castelnovo,
classificatosi al tredicesimo posto. La serie inizierà in trasferta sabato
prossimo, e seguiranno, se necessarie, due partite al Pala Ferrari.
Franco Casadio
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