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Callegari, un brutto commiato

» Articolo del 21/05/2007 - Il Domani - Bologna

LA DELUSIONE.
Deludente prestazione per i giallorossi che si fanno travolgere al “PalaFerrari” dal Castelnovo
Castel San Pietro perde gara3 e retrocede in C1. La prima volta di coach Castriota

CALLEGARI - CASTELNOVO 54-74
CASTEL SAN PIETRO: Akrivos 25, Di Salvatore 5, Dal Fiume 8, Santilli 4, Sighinolfi, Pieri 2, Manucci, Cagnin 5, Nobile 5, Persiani ne. All. Castriota
CASTELNOVO DI SOTTO: Garofalo G. 11, Croci, Grisendi 4, Serri 13, Basile 2, Poli 13, Mariani Cerati 7, Garofalo A. 10,
Usberti 7, Raskovic 7. All. Zagni.
Parziali: 17-28; 32-39; 45-54
Note: T2: CSP 16/35, C 11/31. T3: CSP 5/24, C 11/22. TL: CSP 7/15, C 19/25. Rimbalzi: 43-33

Castel S.Pietro - Nel pianto di Akrivos, uno dei pochi a salvarsi dalla mediocrità, c'è la sintesi di tutta la stagione della Callegari, iniziata male e finita peggio. Castelnovo vince con pieno merito e andrà a giocarsi lo spareggio con la Madel, vincitrice ad Iseo. Per la squadra castellana si tratta, invece, di una sconfitta senza l'onore delle armi; troppo nervosi i giocatori fin dal loro ingresso in campo e troppe anche le palle perse, con un saldo negativo di otto. Le due squadre partono con la difesa a uomo e si comprende subito come la Callegari abbia le mani che tremano. A 6‘31” dalla prima pausa, Usberti con una tripla, sigla il 2 a 9, al quale risponde però subito Akrivos con due bombe consecutive.
Castelnovo è indiscutibilmente più fresco e replica con Alessandro Garofano e Poli, che gli permettono nuovamente di allungare. Castello chiude quindi malissimo un quarto nel quale ha concesso ben 28 punti agli ospiti, facendo tra l'altro presagire la magra serata di Di Salvatore, che inizia con uno 0/4. Nel secondo periodo appena il tempo di annotare che Zagni, contrariamente a gara2, ha spostato Poli su Akrivos, che sembra in effetti l'unica vera bocca da fuoco castellana, mentre in campo in pratica non accade nulla.
Le due squadre sbagliano l'impossibile e, dopo quasi tre minuti, si registra un parziale di 3 a 2 per la Callegari. Zagni richiama in panchina Usberti, con problemi di falli, e Poli, e la squadra di Castriota sembra poter sfruttare il momento, arrivando fino a –3 (28-31), per chiudere invece male, complice anche una bomba di Raskovic allo scadere.
Dopo il riposo lungo, rientrano Poli e Usberti per gli ospiti, che trovano subito una tripla con Giosuè Garofalo.
La Callegari, con un Cagnin in perenne lotta col mondo intero e quindi poco utile alla squadra, fatica a segnare e Castriota chiama time out, cogliendo qualche risultato. E' soprattutto la situazione dei falli di Castelnovo, in bonus dopo cinque minuti, ad illuderei giallorossi che arrivano a -2 (40-42) con una schiacciata di Nobile a quattro minuti dalla fine del terzo periodo. La squadra castellana arriva anche più vicino (43-44), ma Alessandro Garofalo la ricaccia indietro con 5 punti consecutivi e nell'ultimo minuto, un fallo intenzionale fischiato a Santilli, aggrava ancora di più la situazione.
Nell'ultima frazione, nonostante il quarto fallo di Usberti, Castelnovo allunga con decisione, mentre la Callegari colleziona soltanto palle perse. A quattro minuti dal termine, il 48-65 sa di resa incondizionata e l'encomiabile pubblico castellano non la manda a dire ai giocatori.
Nel Castelnovo c'è, invece, gloria per tutti, con un +22 a pochi minuti dalla fine, fin troppo avvilente. Si chiude baracca e, smaltita la delusione, inizieranno i processi, con molti imputati per la verità. Castriota a fine gara non è certo il ritratto della felicità, perché questa è per lui la prima retrocessione in carriera, ma accetta di commentare la partita a caldo:
«Vivendo la cosa da dentro, alcuni giocatori, come Dal Fiume, ci hanno dato tanto e mi dispiace molto sia finita così. Purtroppo da molto tempo non ci alleniamo bene e sul ritmo partita non c'eravamo mai». Quando la squadra è arrivata a meno uno, ha pensato di vincerla com'era accaduto mercoledì? «Se fossimo riusciti ad andare sopra, forse avremmo avuto un sussulto finendo bene la gara. Purtroppo le percentuali di tanti giocatori parlano chiaro, abbiamo sbagliato troppi canestro facili che mercoledì non avevamo sbagliato. Gara due aveva la stessa valenza di questa, ma eravamo riusciti ad avere più freddezza nei momenti topici.
Franco Casadio



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