Salus premiata da un’attenta prova difensiva. Alla Callegari sono mancati
gli Under
67-62
SALUS ANNUNZIATA: Zucchini 6, Venturosi 10, Binassi 7, Noferini 10, Bruttini
9, Masini 3, Risi 4, Piccini 12, Ansaloni 6,
Bastoni ne. All. Lolli.
CASTEL SAN PIETRO: Akrivos 16, Sciarabba 15, Dal Fiume 9, Santilli 16, Sighinolfi,
Pieri ne, Manucci, Daviddi, Nobile 4, Persiani 2. All. Castelli.
Parziali: 17-16; 41-31; 56-45
La Salus Annunziata si prende un derby poco spettacolare e giocato prevalentemente
sulle difese. Partita tatticamente perfetta quella della matricola bolognese,
che ha costretto Castel San Pietro a tiri difficili e percentuali basse, ma soprattutto
ad una marea di palle perse, fattore decisivo per leggere una gara che la compagine
termale è sempre
riuscita a tenere viva, dando più volte l'impressione di poter realizzare
una rimonta spesso sfiorata, ma mai completata. Colpa dei tanti palloni gettati
al vento, di qualche soluzione affrettata e di un pacchetto
esterni che, fatta eccezione per Akrivos e qualche penetrazione di Dal Fiume,
ha dato davvero pochino, specie dalla linea dei 6,25: con Bonetti out (non si
sa ancora quando
potrà rientrare), Di Salvatore ancora indisponibile (ma presente in tribuna)
e Daviddi comprensibilmente in ritardo di condizione, la squadra ospite si è dovuta
nuovamente aggrappare alle mani calde dei lunghi Santilli e Sciarabba, protagonisti
dell'ultimo disperato (e tardivo) tentativo di rimonta. Decisivo, infine, il
diverso
contributo delle panchine e degli under: alle prestazioni
opache di Manucci, Nobile e Sighinolfi, hanno fatto da contraltare i contributi
preziosi dei biancoblù Piccini,
Bruttini, Risi e Zucchini. La partita. Domina Castello fino all'8° (11-16,
Akrivos
devastante), poi si accende la Salus, che fra primo e secondo quarto rivolta
l'inerzia
con un break di 11-2
(22-18): sospinta da Piccini e Binassi, la squadra di casa arriva a +10 (36-26),
con la Callegari morbida in difesa e confusa in attacco. Il riposo fa bene agli
uomini di Castelli,
che tornano in campo trasformati: 2' da favola, break di 0-8 e partita riaperta
dopo le triple di Akrivos e Sciarabba (41-39).
Qui la Madel vince la gara: superata la sbandata, si rimette subito in carreggiata
e piazza con Noferini e Venturoli l'immediato controbreak che spedisce nuovamente
nel baratro Castello, addirittura a -15 dopo uno 0/3 di Sciarabba dalla linea
della carità in
apertura di ultima frazione (60-45). Il tempo corre a favore dei biancoblù:
Sciarabba ne mette 9 in
quattro minuti, ma per Castello è troppo tardi. «Sono soddisfatto
per l'ottima prova difensiva - dirà Matteo Lolli nel dopogara - un po'
meno per quei centoventi secondi di follia ad inizio ripresa; la panchina ci
ha aiutati, stasera non è entrato Bastoni, ma è comunque un giocatore
importante». Arrabbiato con i suoi, invece, Andrea Castelli: «abbiamo
sprecato troppi palloni, non siamo andati vicino a canestro come ci eravamo riproposti
e soprattutto non abbiamo avuto la stessa intensità agonistica dei nostri
avversari: se poi non segni almeno 70 punti, fatichi a battere chiunque».
Gilberto Grassi
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