Un tap in di Scalvini a 3” dalla fine, condanna il team castellano alla
sconfitta. Positivo l’esordio di Di Salvatore (19 punti), ma i giallorossi
erano orfani di Sciarabba e hanno sofferto a rimbalzo.
81-82
CASTEL SAN PIETRO: Akrivos 19, Di Salvatore 19, Dal Fiume 9, Santilli 10,
Sighinolfi 2, Pieri ne, Manucci 6, Daviddi 4, Nobile 9, Persiani 3. All. Castelli.
CREMONA: Speranzini 18, Galbarini ne, Scalvini 5, Conti 22, Barbieri 5, Napolitano,
Zanatta 5, Crescini ne, Pignatti 6, Grobberio 21. All. Adami .
Parziali: 17-25; 45-42; 65-63
Dopo la sconfitta sul campo del Gandino, il Castel
San Pietro era chiamato ad una prova d'orgoglio, tra le mura amiche, contro Cremona,
senza dubbio una delle squadre più attrezzate del girone. La Callegari è quasi
riuscita nell'impresa, lottando alla pari fino all'ultimo istante con la corazzata
lombarda e perdendo in un finale
sciagurato una partita che aveva saldamente in mano. Nei primi minuti della
partita le due squadre avanzano di pari passo nel punteggio (al 5°, 9-9).
Grande rebus per la difesa di casa è il lungo cremonese Grobberio
autore già di 7 punti, mentre tra le file della Callegari l'allenatore
Castelli è costretto
a togliere Akrivos autore in un amen di due falli. I padroni di casa con il
loro tiratore in panchina perdono incisività nella fase offensiva e
puntuale arriva il parziale di 2-14 a favore di Cremona che tenta la fuga sul
+12 (11-23
al 9°). Castello è costretto a rimettere
in campo Akrivos che, con due triple consecutive, complici anche sei tiri liberi
sbagliati dagli ospiti, riporta a contatto la Callegari (al 13° 23-27).
Si fa vedere nella partita Dal Fiume protagonista di ottime giocate offensive,
ma è l'ennesima tripla di Akrivos e i due
punti facili appoggiati al tabellone da Manucci che danno il primo vantaggio
a Castel San Pietro (al 16°, 34-32). L'inerzia della gara, in questo momento, è tutta
per i padroni di casa che riescono a muovere molto bene la palla a differenza
della Rossini's che si affida esclusivamente al talento individuale dei suoi
giocatori, in
particolare Conti e Grobberio (45-42 all’intervallo). Il secondo tempo
si apre con Akrivos e compagni che controllano la partita non permettendo a
Cremona il riaggancio (al 26°, 54-49). Gli ospiti ritrovano nel finale
di terzo quarto un minimo di gioco corale grazie al quale al 29° riescono
a riportarsi, dopo parecchi minuti, in vantaggio sul 60-62, ma una tripla di
Persiani ricaccia in- dietro i lombardi. La partita vive sempre sul filo dell'equilibrio
(70-69 a 34°). La Callegari, con un Di Salvatore mortifero dalla linea
dei tre punti, sembra involarsi verso al vittoria sul +6 (al 38°, 80-74).
Una partita che sembra ormai chiusa si riapre con Cremona che ritrova la sua
stella Conti che riesce ad impattare a quota 80 con una tripla scagliata dopo
un probabile sfondamento
subito da Sighinolfi e, un tap in di Scalvini
a 3'' dalla sirena, consegna la vittoria ai Guerrieri ospiti.
«Non dovevamo concedere la tripla»
Negli spogliatoi è evidente lo scoramento tra le file della Callegari
per una partita che le è scivolata dalle mani all'ultimo istante, con
qualcuno che esprime anche il suo disappunto per la conduzione di gara del
duo arbitrale. L'allenatore del Castel San Pietro, Castelli, concentra, però,
la sua analisi sui demeriti dei suoi: «Abbiamo buttato via una partita
già vinta,
eravamo a più sei a un minuto dalla fine e a più tre a cinquantaquattro
secondi. Conti ha tirato da tre punti libero per il pareggio, in quella situazione
non bisogna cercare lo sfondamento, avevo chiesto di non concedere un tiro
dall'arco, avremmo potuto anche mandarlo in lunetta, se anche avesse messo
entrambi i liberi saremmo stati a più uno. E' quella l'azione che ha
riaperto una partita già vinta». L'allenatore di casa sottolinea
anche come questi due punti sarebbero stati importanti per la classifica: «Battere
una squadra più quotata ci avrebbe dato una grossa spinta; Cremona è una
Squadra molto ben attrezzata per la categoria, la vittoria ci avrebbe portato
due punti pesanti».
Francesco Tornella
Siti partner