Gabriele Castriota
DOPO AVER VINTO la concorrenza di Alessandro Cantelli, in questo
caso
un cavallo
di ritorno, e di Tinti, Gabriele Castriota (nella foto) si è gettato a
capofitto nella nuova impresa in casa Callegari, cercando di conoscere quante
più cose possibili in un lasso di tempo molto limitato. «Ho cominciato
a lavorare lunedì sera e quindi il tempo a disposizione non è stato
molto — confida il nuovo coach — mi sono però fatto una idea
abbastanza nitida di una squadra atleticamente interessante e che, essendo giovane,
può correre, difendere in maniera aggressiva e giocare un certo tipo di
pallacanestro. Credo che possa sfruttare bene il contropiede e il gioco in transizione;
la vedo meno bene invece quando attacca a metà campo perché forse
manca un riferimento preciso, diciamo un leader riconosciuto». Castriota
ha visto solo un match della Callegari: «Era la partita con Varese, ma
in quella occasione mancavano sia Daviddi che Di Salvatore. Quindi prima di esprimere
giudizi definitivi voglio vedere i ragazzi in partita e naturalmente valutare
il livello delle altre squadre. Già sabato spero si possa vedere il lavoro
che abbiamo fatto difensivamente. Vorrei puntare su un punteggio abbastanza basso,
perché ho paura che altrimenti Voghera ci scappi via, dal momento che
ha dei giocatori anche fuori categoria. Non vorrei essere frainteso: anche la
Callegari ha dei buoni giocatori ma, ad esempio, Dalfiume, Di Salvatore e lo
stesso Sciarabba, vengono da infortuni più o meno lunghi. Faccio un discorso
anche a livello fisico e ho visto la squadra un po’ scarica che fatica
a fare due ore di allenamento intenso». La Callegari non si ritrova la
classifica che credeva di meritare, questo è certo, però la classifica
stessa è talmente corta che il tempo per recuperare non manca di certo: «E’ soprattutto
importante che i ragazzi giochino tranquilli e decisi — continua Castriota — loro
non devono guardare la classifica, quello lo lasciamo fare ai tifosi. La squadra
deve pensare che ci sono due punti in palio, e non la prima o l’ultima
in classifica, e se usciremo dal campo, anche sconfitti, ma dopo aver dato il
cento per cento, diremo bravi a quelli di Voghera. Ovviamente spero che capiti
l’esatto opposto e per principio non guardo il calendario».
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