 
                Claudio Nobile
              
CALLEGARI – MADEL 76-66
CASTEL SAN PIETRO: (15/33, 4/17, tl 34/41) Akrivos 4 (2/7, 0/2), Sciarabba
    2 (1/5, 0/1), Di Salvatore 17 (4/6, 2/6, 3/4),
Dal Fiume 26 (3/6, 1/3, 17/21), Santilli 8 (3/7, tl 2/4), Sighinolfi ne, Manucci
  (0/1 da 3), Daviddi ne, Nobile 15 (2/2, 1/2,
8/8, 11 r.), Persiani 4 (0/2 da 3, 4/4). All. Castriota.
SALUS ANNUNZIATA: (20/48, 3/15, tl 17/24) Lucchini, Zucchini ne, Venturoli
  11 (2/4, 0/1, 7/8, 10 r.), Binassi 11 (2/6, 2/6, 1/3), Noferini 3 (1/4, 0/1,
  1/2), Bruttini 5 (2/5, tl 1/3), Masini 2 (1/11, 0/2), Risi 8 (4/4), Bastoni
9 (3/6, 0/2, 3/4), Pozzati 17 (5/8, 1/3, 4/4). All. Montanari/Ansaloni.
 Parziali:15-16; 31-36; 50-48
La solita Salus, il solito Castello. Il derby
si affida al copione più prevedibile
  e regala il risultato più pronosticabile che significa terzo successo
  consecutivo per la Callegari e inizio negativo per il consolato di Montanari
  e Ansaloni.
Il primo tempo lascia ben sperare gli ospiti, che riescono a controllare le
  aree e trovano molti punti dalla panchina (19 fra Pozzati e Risi), scattando
  subito in vantaggio senza che gli avversari li possano riprendere. Dall'altra
  parte il solo Nobile (
nella foto) è uno spauracchio, una volta prese
  le misure ai lunghi ospiti, mentre Di Salvatore nicchia e Dal Fiume rimane
  ben nascosto. Ma la chiave della gara la insegna la storia della Salus di quest'anno: è inutile
  sprecare le cartucce subito, perché i bolognesi sono avvezzi a calare
  nella seconda metà di gara. E infatti, non appena sale l'intensità difensiva
  dei padroni di casa, il canestro si fa piccolo e tener botta nella propria
  metà campo è dura se i due cecchini termali si svegliano e cominciano
  a procurarsi punti e falli a ripetizione (33-19 il conto finale). Castel San
  Pietro si può così godere lo spettacolo incredibile del terzetto
  delle meraviglie, che chiude con valutazioni da urlo: 32 per Dal Fiume, con
  26 punti e 12 falli subiti, 29 per Nobile e 18 per Di Salvatore. In momenti
  diversi, sono loro a far la differenza. Il primo a far capolino sulla scena
  della partita è il pivot, che prende le misure allo spietato sistema
  eretto dalla panchina cittadina (2-12 al 6°). Il ricciolo di Di Salvatore è il
  primo canestro dal campo e dà fiducia al totem, che comincia a prendere
  a sportellate gli avversari.
I loro sforzi per recuperare non durano a lungo, perché Pozzati sfodera
  il suo repertorio di penetrazioni e Risi è caustico dell'area colorata.
  Dall'intesa dell'asse di scorta nasce così il nuovo allungo biancoblù (29-36
  al 18°). Fin qui tutto già visto: Callegari lenta a carburare e
  Madel sprint. La curiosità per vedere se il tandem è un'aspirina
  o un potente antibiotico per i mali di continuità della matricola dura
  a lungo: i primi cinque minuti di gara trascorrono senza grandi sussulti offensivi
  (33-40), con la Salus impaludatasi tra le maglie giallorosse e di padroni di
  casa bravi a crearsi le occasioni almeno quanto a sbagliarle.
E' inevitabile, però, che con questo trend la gara sia destinata a svoltare
  presto, per la precisione non appena Di Salvatore riprende a far male, con
  due penetrazioni da tre punti e un assist per la schiacciata di Santilli (46-44
  al 28°). Il vantaggio finalmente ottenuto innesca Dal Fiume, che comincia
  a scalare rapidamente le marce.
La Madel a confronto è un'utilitaria, può reggere fino alla terza
  (56-55 al 34° e 61-61 3’ dopo), ma quando il play decide di spingere
  a fondo con le sue penetrazioni mozzafiato è costretta ad abbandonare
  la corsa, penalizzata anche dalle uscite di Noferini e Pozzati. Nel palasport
  deserto la Callegari festeggia e c'è chi chiede una proroga della squalifica,
  mentre Daviddi saluta perché ha deciso di tornare (“saudade”)
  a Siena.
  
  
«La difesa ci ha permesso di recuperare»
«
Innanzitutto complimenti a questi ragazzi, che per grinta e determinazione
  non sono secondi a nessuno». L'esordio mellifluo di 
Gabriele Castriota è per
  gli avversari, anche se poi le lodi arrivano anche per i suoi, capaci di centrare
  la terza vittoria consecutiva in rimonta: «Come al solito siamo partiti
  lentamente, anche perché i nostri piccoli ci mettono un po' a carburare,
  ma per fortuna abbiamo ormai acquisito degli equilibri difensivi che ci permettono
  di recuperare lo svantaggio acquisito nella prima parte di gara. Il merito è solo
  di Dal Fiume? E' evidente che lui sia il nostro trascinatore, ma questi risultati
  si ottengono solo con la coesione di gruppo».
              
Antonio Manco
              
              
              
              
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