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Tris d’assi per Castello

» Articolo del 29/01/2007 - Il Domani - Sport

Claudio Nobile
Nobile, Dal Fiume e Di Salvatore determinanti nel successo della Callegari sulla Salus Annunziata
CALLEGARI – MADEL 76-66
CASTEL SAN PIETRO:
(15/33, 4/17, tl 34/41) Akrivos 4 (2/7, 0/2), Sciarabba 2 (1/5, 0/1), Di Salvatore 17 (4/6, 2/6, 3/4),
Dal Fiume 26 (3/6, 1/3, 17/21), Santilli 8 (3/7, tl 2/4), Sighinolfi ne, Manucci (0/1 da 3), Daviddi ne, Nobile 15 (2/2, 1/2,
8/8, 11 r.), Persiani 4 (0/2 da 3, 4/4). All. Castriota.
SALUS ANNUNZIATA: (20/48, 3/15, tl 17/24) Lucchini, Zucchini ne, Venturoli 11 (2/4, 0/1, 7/8, 10 r.), Binassi 11 (2/6, 2/6, 1/3), Noferini 3 (1/4, 0/1, 1/2), Bruttini 5 (2/5, tl 1/3), Masini 2 (1/11, 0/2), Risi 8 (4/4), Bastoni 9 (3/6, 0/2, 3/4), Pozzati 17 (5/8, 1/3, 4/4). All. Montanari/Ansaloni.

Parziali:15-16; 31-36; 50-48

La solita Salus, il solito Castello. Il derby si affida al copione più prevedibile e regala il risultato più pronosticabile che significa terzo successo consecutivo per la Callegari e inizio negativo per il consolato di Montanari e Ansaloni.
Il primo tempo lascia ben sperare gli ospiti, che riescono a controllare le aree e trovano molti punti dalla panchina (19 fra Pozzati e Risi), scattando subito in vantaggio senza che gli avversari li possano riprendere. Dall'altra parte il solo Nobile (nella foto) è uno spauracchio, una volta prese le misure ai lunghi ospiti, mentre Di Salvatore nicchia e Dal Fiume rimane ben nascosto. Ma la chiave della gara la insegna la storia della Salus di quest'anno: è inutile sprecare le cartucce subito, perché i bolognesi sono avvezzi a calare nella seconda metà di gara. E infatti, non appena sale l'intensità difensiva dei padroni di casa, il canestro si fa piccolo e tener botta nella propria metà campo è dura se i due cecchini termali si svegliano e cominciano a procurarsi punti e falli a ripetizione (33-19 il conto finale). Castel San Pietro si può così godere lo spettacolo incredibile del terzetto delle meraviglie, che chiude con valutazioni da urlo: 32 per Dal Fiume, con 26 punti e 12 falli subiti, 29 per Nobile e 18 per Di Salvatore. In momenti diversi, sono loro a far la differenza. Il primo a far capolino sulla scena della partita è il pivot, che prende le misure allo spietato sistema eretto dalla panchina cittadina (2-12 al 6°). Il ricciolo di Di Salvatore è il primo canestro dal campo e dà fiducia al totem, che comincia a prendere a sportellate gli avversari.
I loro sforzi per recuperare non durano a lungo, perché Pozzati sfodera il suo repertorio di penetrazioni e Risi è caustico dell'area colorata. Dall'intesa dell'asse di scorta nasce così il nuovo allungo biancoblù (29-36 al 18°). Fin qui tutto già visto: Callegari lenta a carburare e Madel sprint. La curiosità per vedere se il tandem è un'aspirina o un potente antibiotico per i mali di continuità della matricola dura a lungo: i primi cinque minuti di gara trascorrono senza grandi sussulti offensivi (33-40), con la Salus impaludatasi tra le maglie giallorosse e di padroni di casa bravi a crearsi le occasioni almeno quanto a sbagliarle.
E' inevitabile, però, che con questo trend la gara sia destinata a svoltare presto, per la precisione non appena Di Salvatore riprende a far male, con due penetrazioni da tre punti e un assist per la schiacciata di Santilli (46-44 al 28°). Il vantaggio finalmente ottenuto innesca Dal Fiume, che comincia a scalare rapidamente le marce.
La Madel a confronto è un'utilitaria, può reggere fino alla terza (56-55 al 34° e 61-61 3’ dopo), ma quando il play decide di spingere a fondo con le sue penetrazioni mozzafiato è costretta ad abbandonare la corsa, penalizzata anche dalle uscite di Noferini e Pozzati. Nel palasport deserto la Callegari festeggia e c'è chi chiede una proroga della squalifica, mentre Daviddi saluta perché ha deciso di tornare (“saudade”) a Siena.

«La difesa ci ha permesso di recuperare»
« Innanzitutto complimenti a questi ragazzi, che per grinta e determinazione non sono secondi a nessuno». L'esordio mellifluo di Gabriele Castriota è per gli avversari, anche se poi le lodi arrivano anche per i suoi, capaci di centrare la terza vittoria consecutiva in rimonta: «Come al solito siamo partiti lentamente, anche perché i nostri piccoli ci mettono un po' a carburare, ma per fortuna abbiamo ormai acquisito degli equilibri difensivi che ci permettono di recuperare lo svantaggio acquisito nella prima parte di gara. Il merito è solo di Dal Fiume? E' evidente che lui sia il nostro trascinatore, ma questi risultati si ottengono solo con la coesione di gruppo».
Antonio Manco



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