Si torna all’Italcementi dopo l’enigma della trasferta di Saronno
che ci ha fatto ritornare alla penultima solitaria posizione di classifica. Luci
accese alle 18 per ricevere la visita della formazione emiliana della Callegari
Castel San Pietro.
Agli ordini della coppia arbitrale Gandini di Grugliasco (To) e Borgioni di Roma
siamo ad affrontare la formazione che nella gara d’andata ci diede il primo
referto rosa della stagione in una, climaticamente, nebbiosa trasferta di fine
ottobre.
La Callegari Castel San Pietro si presenta con un ruolino di marcia che nel girone
di ritorno parla di tre vittorie su quattro incontri disputati. La serie vincente
aperta di tre successi (Novellara 71 63, Varese 73 77 e Madel Bo 76 66) arriva
dopo la sconfitta della prima di ritorno ad Asti (81 66) e porta la squadra di
Castriota all’ottavo posto in graduatoria insieme a Cavriago.
Nono attacco del girone con 1402 segnati (73.7/gara) e nona difesa con 1434 (75.4/gara)
la Callegari si posiziona all’esatto centro della classifica dopo un avvio
non brillantissimo che aveva portato gli emiliani a chiudere l’andata a
quota 12. Castel San Pietro poggia tutto il peso della sfida sullo starting five
(Dal Fiume, Akrivos, Santilli, Sciarabba e Nobile) attingendo dalla panchina
con Di Salvatore per 20 minuti a gara e con i giovani Sighinolfi e Mannucci rispettivamente
per 12 e 10.5 minuti.
In termini di numeri, molto produttivo il reparto piccoli degli ospiti che hanno
in Akrivos (G 1983 192) la punta di diamante e miglior realizzatore con 17.2
a gara, in cabina di regia Dal Fiume (1983 185) che produce 12.8 a gara conditi
da quasi 4 assists. Dalla panchina esce il cambio Persiani (Pl 1988 185) che
fattura 4.7 a gara mentre la posizione di ala per Di Salvatore (1981 197) arrivato
a campionato iniziato e autore di 9.8 a gara nelle dieci disputate. Dentro l’area
il lungo Santilli (1984 202) e l’ala grande Sciarabba (1975 207) portano
il loro contributo di punti e rimbalzi alla causa rispettivamente 11.8 e 10.1
punti e 5.4/7.1 rimbalzi ruotando i minuti con i centri Nobile (1982 204) e Daviddi
(1984 210) peraltro poco utilizzato. Sette quindi i giocatori che Castriota utilizza
abitualmente ai quali vanno aggiunti i giovani Sighinolfi (G 1987 190) e Mannucci
(G 1987 191) che chiudono il roster, calcando il parquet quasi dieci minuti a
gara, insieme a Pieri (Pl 1989 185).
Dimenticare il black out di Saronno è l’imperativo di questo turno
anche perché la salvezza, oltre che passare dagli scontri diretti come
nel turno scorso, passa davanti ai nostri tifosi e occorre assolutamente mettere
punti in classifica per sfruttare il rush finale di primavera. Una vittoria per
riattaccare il nostro vagone al trenino dei playout in un turno che vede le tre
formazioni che ci precedono affrontarsi (Novellara-Como) o in trasferta (Cavriago-Varese).
Infermeria purtroppo al lavoro durante la settimana con Cantelli ai box fino
a giovedì per il riacutizzarsi del fastidio al ginocchio, Filippi che
non ha visto la palestra per l’influenza che lo ha colpito mentre Mussolin
ha continuato il lavoro specifico per il recupero fino a mercoledì per
poi aggregarsi al resto della truppa nell’allenamento pomeridiano di giovedì.
La rifinitura di sabato mattina permetterà a Meneguzzo di valutare le
situazioni in vista della gara di domenica.
Il flash back dell’andata
CALLEGARI CASTELSANPIETRO TERME – SCAME 61 76 (17 14, 31 33, 43 52)
CSP: Akrivos 16, Sciarabba 5, Dal Fiume 12, Santilli 13, Nobile 9, Sighinolfi,
Pieri, Mannucci, Daviddi, Persiani 6. All. Castelli.
SCAME: Angiolini 18, Ferrari 9, Bovo 4, D’Ayala 3, Cantelli 13, Ratta
12, Oldrati 5, Gotti 2, Cornejo 10, Guffanti. All. Meneguzzo.
Arbitri: Ardone di Pesaro e Santilli di Recanati .
Spettatori: 200 circa
% al tiro: CSP 15/25 da 2, 6/30 da 3, 13/15 t.l.
SCAME 15/35 da 2, 6/15 da 3, 28/37 t.l.
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