SCAME – CALLEGARI CASTEL SAN PIETRO 84 89 (29 25, 40
45,
62
70) 
SCAME: Angiolini 27, Bovo 7, D’Ayala 24, Cantelli 8, Oldrati 2, Gotti,
Cornejo 9, Guffanti 5, Mussolin 2, Filippi ne. All. Meneguzzo 
CALLEGARI: Akrivos 28, Di Salvatore 12, Sciarabba 6, Dal Fiume 16, Nobile 12,
Santilli 6, Sighinolfi, Pieri, Mannucci 7, Persiani 2. All. Castriota.
Arbitri: Gandini di Grugliasco (To) e Borgioni di Roma
Spettatori: 400 circa
% al tiro: SCAME 24/50 da 2, 8/21 da 3, 12/18 t.l. CALLEGARI 15/28 da 2, 12/28
da 3, 23/30 t.l.
Ancora una battuta a vuoto interna. Cediamo alla Callegari Castel San Pietro
  al termine di una gara che ci ha visto inseguire praticamente per tutto l’arco
  dell’incontro contro una squadra apparsa una delle più in forma
  del momento. Senza 
Filippi, in panchina ma inutilizzabile, con il 
Kante che
  zoppica appena il ritmo sale e con 
Mussolin non ancora al top della forma paghiamo
  comunque ancora una volta un inizio ripresa da brividi con la formazione ospite
  che colpisce da ogni parte e si issa al + 15 prima del nostro ritorno che ci
  porta sul meno quattro e palla in mano. La sorte non ci premia e la Callegari
  mette al sicuro il risultato dalla lunetta. 
La sintesi non certo per cercare alibi e anche se la classifica si sta allungando,
  teniamo ancora nel mirino le squadre che come noi ne vincono…una ogni
  tanto. 
  
La cronaca: parte subito bene la formazione ospite che conduce sin dalle prime
  battute con il minimo scarto (4-9) ma pagando in termini di falli con Di Salvatore
  con tre falli, Sciarabba e Nobile con due. Fatichiamo comunque in attacco producendo
  punti solo da 
D’Ayala mentre 
Angio si sacrifica in difesa su Akrivos.
  Ospiti che si lanciano nel massimo vantaggio esterno (13-21) prima della fiammata
  dell’
Angio che suona la carica con 8 consecutivi e 
D’Ayala completa
  il parziale (10-0) che ci porta avanti. 
Cornejo dall’angolo annichilisce
  l’abbozzo di zona ospite e sull’ultima azione del primo quarto
  segna il massimo vantaggio a fil di sirena tirando da 9 metri.
La Callegari riprende però in mano le redini della gara ad inizio quarto
  pareggiando le sorti con Santilli abile a penetrare la coriacea difesa orobica
  (31 31) e la gara vive una situazione di equilibrio per molti minuti. Akrivos
  mette avanti la Callegari sfruttando i cinque consecutivi che consentono il
  mini allungo (36 33) subito rintuzzato dai locali confermando il motivo della
  seconda frazione: Callegari che tenta la fuga e Scame che insegue, con Nobile
  che chiude il quarto (11-20) con quattro consecutivi. 
L’inizio della ripresa è un triste ritorno dagli spogliatoi: tre
  triple consecutive della Callegari a firma Akrivos e Di Salvatore, issano gli
  ospiti al massimo vantaggio della gara (45 56) dopo tre minuti. Ancora Akrivos
  risponde al nostro ritorno (50 56) con la terza bomba consecutiva (50 59) della
  ripresa alzando il ritmo ad una gara che infiamma la platea grazie ad un paio
  di dubbie decisioni arbitrali. Akrivos firma il 23esimo personale risultando
  immarcabile nel quarto (13 pt) ma si arena davanti alla zona mista messa in
  campo da Meneguzzo sul finire del quarto. La Callegari non chiude la gara nella
  terza frazione, anzi ci riportiamo a contatto con Angio prima della penetrazione
  di Dal Fiume a fil di sirena che ristabilisce le distanze. 
L’ultimo quarto si apre con un tecnico per proteste a 
Meneguzzo che Akrivos
  tramuta nel 62 74. Sono però i doppi tiri che portano gli ospiti a siglare
  con Sciarabba la tripla del +15 a 8’ e 26” dalla sirena finale.
La gara è segnata ma non ci arrendiamo e con un contro break ci riavviciniamo
  nei cinque finali (69 79) proprio mentre Castriota si chiude in zona pari.
  
Angio la punisce subito dall’angolo (74 81) e 
D’Ayala su offensivo
  mette paura a tre dalla sirena (76 83); la pressione locale fa novanta con
  le palle perse ospiti e ci riavviciniamo (77 83) tentando di ribaltare la situazione.
  
Bovo ci riporta sul meno 5 (79 84) con 120 secondi da giocare ed il fallo in
  attacco fischiato a Nobile riapre le sorti di una gara che sembrava chiusa.
  
D’Ayala da dentro l’area e 
Guffanti dalla lunetta (mannaggia!!!
  1 su 2) portano il punteggio sull’82 84 a 40 secondi dalla fine. Akrivos
  dalla lunetta riporta al + 4 con 2 su 2 e non riusciamo a completare la rimonta
  sbagliando con 
Angio la tripla della speranza.
I liberi di Di Salvatore mettono il sigillo sull’affermazione esterna
della Callegari.
              
              
              
              
              
              Siti partner