CASTEL  SAN PIETRO TERME. Altro derby dall’amaro in bocca per la Callegari Ecology  che archivia un altro referto giallo in un girone di ritorno in cui ha sorriso  solamente due volte negli ultimi nove incontri. Contro una Spes Vis Imola in  piena emergenza infortuni, Santilli e compagni non sono riusciti a sfruttare  una ghiotta occasione di mantenere vantaggio sulle inseguitrici, venendo  risucchiati a quota 28 da Budrio, Trebbo e Riccione, tutte squadre comunque con  le quali prevalgono gli scontri diretti, con Castel Guelfo e Porto Sant’Elpidio  due punti sotto che sgomitano per una poltrona per i play-off. Nella debacle  del PalaRuggi, oltre alle polveri bagnate dei terminali offensivi giallorossi, è  risultato determinante il diverso approccio alla partita, vedendo quasi  nebulizzata quella “fame” agonistica che aveva contraddistinto la truppa di Max  Curti per metà torneo. “L’impressione è quella di una squadra appagata – è il  parere del coach castellano – che gioca in modo approssimativo. La realtà è che  stiamo facendo molta fatica nei giochi offensivi perché non difendiamo più in  modo aggressivo e quindi è difficile ripartire. Al termine della partita con  Imola abbiamo parlato un paio d’ore focalizzando sull’aspetto della scarsa  determinazione con cui si va in campo. Ci sentiamo in dovere di riprenderci da  questa condizione per i nostri sostenitori e per la società, aggiungo anche per  amor proprio nel dimostrare che possiamo essere ancora la squadra del girone di  andata”.
                
Luca Scala