72-64
E’ VITA   BUDRIO: Legnani 1, Seracchioli, Rorato 2, Nieri 13, Sighinolfi 6, Pasquini 2, A. Grossi 12, Innocenti 13, Piazzi, Zampiga 4,   Andreoli, Acquaviva 19. All. Andreoli.
ALBA ADRIATICA: Iagrosso 4, Casasola 15, Palantrani 4, Sacripante, Luzi 10, Salamina 15, C.   Grossi, Mosconi 2, Stama 10, Travaglini 4, Abbassi. All.   Alessandrini.
Arbitri: Ciccodicola di Roma e Ciandrini di   Jesi.
Note: parziali 16-12; 32-27; 49-35. 
L’E VITA Budrio si   aggiudica la Coppa Italia di serie C1 trascinata dal suo capitano Pierfrancesco   Acquaviva che incassa il premio quale miglior giocatore. I gialloblù comandano   dall’inizio alla fine, se si esclude un piccolo sprazzo alla metà del primo   quarto quando il tabellone segna il punteggio di 6-7. Facendosi forte della   difesa Budrio costringe gli avversari a segnare solo 8 punti nel terzo periodo,   mentre il massimo vantaggio arriva dopo 31’ con Grossi che insacca la bomba del   +15 (52-37). Lì gli abruzzesi si risvegliano e iniziamo a macinare punti su   punti mentre la squadra allenata da Andreoli sembra paralizzata. A 1’33” dalla   fine il divario tra le due squadre è di 9 punti ma sulle fiammate di Salamina il   punteggio si porta sul 64-62 a 30” dall’ultima   sirena.
ACQUAVIVA va in lunetta ma realizza solo uno   dei due liberi, poi dall’altra parte è Grossi a commettere fallo sempre su   Salamina che non sbaglia nulla. Sul ribaltamento di fronte Sacripante si macchia   di un antisportivo, arriva un tecnico a Luzi mentre Casasola è espulso. 
La   gara finisce qui con dedica a Luciano Marani, dirigente storico di Budrio   scomparso a novembre. Grande entusiasmo per l’E’ Vita sostenuta al PalaLido da   duecento tifosi.
                
Massimo Selleri