E’ TERMINATA in semifinale la corsa per la squadra di Max Curti, che è   andata comunque aldilà di ogni previsione, con la conquista del terzo posto nel   girone. Per questo motivo, dopo la logica amarezza, seguita alla sconfitta,   prevalgono in casa castellana i giudizi positivi. «Perdere un derby non è   sicuramente la massima aspirazione per nessuno, ma non possiamo che fare i   complimenti alla Medal e al suo allenatore Castelli, che ha guidato la Callegari   per alcune stagioni — afferma il diesse Fausto Zuffa — raccogliere un risultato   così, dopo aver completamente rifatto la squadra, non può che riempirci di   orgoglio dopo una stagione nella quale avevamo puntato tutto e che si era chiusa   con una retrocessione». Alla fine la Callegari vede insomma il bicchiere mezzo   pieno e non mezzo vuoto… «Assolutamente sì; la società assegna alla squadra un   voto molto vicino al nove per quanto è riuscita a fare in questi mesi — continua   il dirigente castellano — l’operazione simpatia, che avevamo lanciato, ha   riscosso pieno successo e la dimostrazione è venuta proprio dalla gente che è   tornata a riempire il palazzetto di Castello. Il secondo punto riguarda un   ritorno all’antico, con un coach, Max Curti, e quattro giocatori castellani, un   numero che speriamo di ampliare la prossima stagione». Quali sono le prospettive   per la prossima stagione? «Pensiamo di puntare ancora su questo gruppo, che ha   dimostrato di avere una propria identità ben precisa — continua il dirigente   castellano — anche se è molto presto per fare progetti, l’obiettivo potrebbe   essere quello di inserire un paio di elementi, uno dei quali, magari, di   Castello. Quella mi pare la strada maestra, visto anche la risposta che stiamo   ottenendo, con un gruppo di mini basket che sfiora, tra maschi e femmine, le 250   unità».
                
Franco Casadio