La vittoria di Castel San Pietro nel derby con la Salus ci dà l'opportunità  di conoscere un ragazzo che ha sempre giocato nella sua città natale (anche se  con due maglie diverse)...
Simone, sabato avete portato a casa un altro derby...
La partita con  Salus è una partita particolare, perché al fattore derby bisogna aggiungere  l'impatto che questa sfida poteva avere per la vetta della classifica. In più,  entrambe avevamo una striscia positiva aperta e qualche avversario importante  battuto di recente. 
Abbiamo disputato una buona gara, conquistando la vittoria soprattutto grazie  ad un'ottima prestazione difensiva.
E la tua prestazione?
Mi darei un bel 6.5 in  pagella, tenendo conto del fatto che venivo da una settimana di influenza e non  sono del tutto ancora guarito.
Questa vittoria vi pone automaticamente fra le favorite del torneo?
Non sono tipo da pronostici, però non si può negare che le ambizioni siano  quelle dello scorso anno, cioè arrivare più in alto possibile al termine della  regular season e poi farci trovare pronti ai play-off. Finora non mi sembra di  vedere una netta favorita alla promozione, ma tante candidate attrezzate per  poter vincere il campionato, Budrio e la Salus sono sicuramente fra queste.
Due squadre che condividono la vostra strada per il successo.
Il gruppo. Il nostro punto di forza è senza dubbio la coesione, che non è stata  affatto intaccata dal mercato estivo. Rispetto all'anno scorso, abbiamo perso  D'Onofrio e Valenti ed è arrivato Mastrilli, che si è integrato benissimo e si  sente al 100% uno dei nostri.
Per te è il secondo anno a Castel San Pietro, dopo un periodo tutt'altro che  facile...
Per la precisione dopo tre anni di inattività. Avevo deciso di smettere con il  basket, ma la passione è stata più forte dei motivi personali che mi avevano  fatto prendere questa decisione. Così ho ripreso a giocare a livello amatoriale,  prima che Max Curti mi chiamasse a Castel San Pietro. Alla sua domanda se  avessi voglia riprendere seriamente l'attività con la C1 non ci ho  pensato due volte. Certo, la sfortuna ci ha messo lo zampino con un brutto  infortunio al ginocchio, ma ora sono pronto a ripartire (influenza  permettendo...)
Lasciamo stare i brutti ricordi: quando è cominciata la passione?
Da  piccolissimo... è stato un amore a prima vista. Ho iniziato a giocare nel  settore giovanile di Castel San Pietro, poi è arrivata la chiamata della  Fortitudo: una delle emozioni più grandi che un giovane cestista possa vivere.  Con l'Aquila ho trascorso 7 anni eccezionali, che mi hanno cambiato come  giocatore e come "uomo".
Un giovane uomo che a 18 anni ha la possibilità di  "assaggiare" il semi-professionismo. 
L'ultimo anno di Juniores a Bologna avevo anche doppio tesseramento con Castello, che quell'anno disputava la B1. Non è stata una grande annata, anche 
perché siamo retrocessi, ma mi è servita molto per iniziare a capire il  passaggio tra giovanili e 
professionismo. L'anno seguente ho iniziato ad Ozzano, sempre in B1, prima di  essere assalito dai dubbi e di provare a smettere.
E ora che hai ripreso, qual è il tuo sogno nel cassetto?
L'ambizione di tornare in B1 c'è ed è giusto che ci sia, perché ti da comunque  una spinta a giocare bene. Ma devo dire sinceramente che farei fatica a  lasciare Castel San Pietro: sono a casa mia, l'ambiente è ideale e la C1 è un  campionato competitivo che però permette ancora di gestire al meglio gli impegni  lavorativi.
L'ultima domanda, che poi è un appello: vorrei dire a...
... ai Boston Celtics: "
dai ragazzi siamo i più forti e l'anello lo  rivinciamo noi quest'anno"
La scheda
Nome Simone
Cognome Corazza
Data di nascita: 21/06/1984
Luogo di nascita: Castel San Pietro Terme
Altezza: 190 cm
Ruolo: guardia
La carriera
2007-2009 Castel San Pietro C1
2005-2007 Olimpia Castel San Pietro Promozione
2002-2005 inattivo
2001-2002 Gira Ozzano B1
2000-2001 Castel San Pietro B1
giovanili Fortitudo
                
Antonio Manco