Il derby tra Imola e Castel San Pietro sorride ai gialloneri che si impongono facilmente

Toyota Auto Santerno - Callegari 84-50 (15-7, 30-22, 64-29)
VSV: Dalpozzo 3, Romboli M. 7, Romboli A. 13, Pasini 6, Savio 13, Di Placido 2, Righini 2, Presicce 4, Guglielmo 6, Porcellini 28. All. Marchi
CASTEL SAN PIETRO: Fimiani 7, Pieri 6, Natali 5, Muscò, Giordani 7, Casagrande 9, Farnè, Belcari 6, Sangiorgi, Seracchioli 10. All. Curti
Derby caldissimo sulle tribune molto meno in campo. Il colpo d’occhio del Ruggi è quello dei giorni migliori, perché gli spazi vuoti si faticano ad individuare e le due tifoserie si beccano con cori assordanti come sempre avviene in un derby. In campo invece la Callegari priva di Corazza e Biguzzi non riesce a tenere testa ad una Toyota scesa in campo determinata a far valere la legge del Ruggi, che finora non ha dato scampo agli avversari. La partita impiega 4 minuti per infiammarsi, poi i giallo neri locali prendono pian piano margine e il divario si allarga. A metà quarto si rivede in campo Max Romboli dato per incerto alla vigilia, mentre ad inizio secondo quarto Imola si vede costretta a rinunciare al suo play Dalpozzo, toccato duro alla schiena, ma la squadra non ne risentirà più di tanto, tanto che coach Marchi non lo rischierà più. Dopo un secondo quarto equilibrato, la vera svolta si ha nel terzo periodo che Imola affronta di gran carriera segnando praticamente sempre da sotto (7/8). La difesa dura di Castel San Pietro produce solo una marea di falli, che vengono puniti prima dagli arbitri (due antisportivi ed espulsione per proteste di coach Curti già sanzionato con un tecnico nel secondo periodo) e poi dai giallo neri implacabili a cronometro fermo (17/17). Il quarto si chiude con un eloquente 34-7. Nell’ultimo periodo coach Dalpozzo, subentrato a Curti, ordina la zone-press per provare a recuperare, ma l’unico risultato è di portare a casa il quarto (20-21) causa anche un comprensibile rilassamento dei giallo neri imolesi. Come sempre da sottolineare l’ottima prova di Porcellini (33 di valutazione in 29 minuti), ben coadiuvato da Savio mattatore sotto le plance amiche (5 rimbalzi difensivi con un solo errore al tiro) e da Ale Romboli in regia (anche miglior rimbalzista complessivo e con ben 7 falli subiti).